UNESCO - Dichiarazione di Eccezionale Valore Universale

Ultima modifica 9 luglio 2021

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Centro storico di San Gimignano

Data iscrizione anno 1990

San Gimignano si trova in Toscana, 56 km a sud di Firenze. Importante tappa per i pellegrini che viaggiavano da e per Roma lungo la Via Francigena, divenne libero comune a partire dalla seconda metà del XII secolo. Le famiglie aristocratiche e dell’alta borghesia mercantile che controllavano la città eressero numerosissime case-torri (alcune delle quali alte fino a 40 m) come simbolo della loro ricchezza e del loro potere, edificate fra l’XI e la metà del XIII secolo. Benché oggi ne restino solo 14, San Gimignano ha preservato intatta la sua atmosfera e il suo assetto di comune medievale, caratterizzato fra il XII e XIV secolo, dalla costruzione di numerosi e prestigiosi palazzo affiancati agli edifici preesistenti. La città vanta inoltre numerosi capolavori dell’arte Italiana tra il  XII e il XV secolo. A partire dal 1353 la cittadina, ormai in decadenza, passò sotto il controllo di Firenze. Il ciclico susseguirsi di carestie e pestilenze ne ridusse drasticamente la popolazione conducendola, nell’arco di circa cento anni, al livello delle altre numerose “terre” del contado fiorentino, ma di fatto preservandola dalle trasformazioni urbanistiche che molti centri storici italiani hanno subito successivamente al Medioevo.
Il centro storico di San Gimignano è un bene culturale di eccezionale valore poiché ha mantenuto un carattere omogeneo dal punto di vista architettonico ed urbanistico. Costituisce inoltre un notevole esempio di architettura medievale, nel quale si ritrovano le caratteristiche dei diversi stili fiorentino, senese e pisano, attraverso i secoli XII e XIV.
 
Criterio (I):
Il centro storico di San Gimignano conserva una serie di capolavori dell’arte italiana del XIV e XV secoli nel loro contesto architettonico originale. Nella Collegiata, in particolare, si trovano l’affresco con il Giudizio Universale di Taddeo di Bartolo (1393), il Martirio di San Sebastiano di Benozzo Gozzoli (1465) e soprattutto i magnifici affreschi di Domenico Ghirlandaio (il ciclo di Santa Fina, 1475), mentre l’Annunciazione nel Battistero (1482). Altre opere di eccezionale valore sono i grandi affreschi di Benozzo Gozzoli che raffigurano San Sebastiano e Sant’Agostino.
 
Criterio (III):
San Gimignano è una testimonianza eccezionale della civiltà medievale poiché racchiude, all’interno di un’area limitata, tutte le strutture tipiche della vita urbana: piazze e strade, case e palazzi, pozzi e fonti. Gli affreschi di Memmo di Filippuccio, commissionati dalla Città nel 1303 per decorare le stanze del Podestà nel Palazzo del Popolo, sono tra i documenti più frequentemente utilizzati per illustrare, fin nei dettagli dello spazio domestico, la vita quotidiana del XIV secolo.
 
Criterio (IV):
Mentre il paesaggio urbano di Firenze, dominato dalle torri dei suoi palazzi pubblici (Palazzo del Podestà e Palazzo della Signoria) mostra come le pubbliche istituzioni prevalessero sul potere personale - l’altezza delle case-torri gentilizie fu periodicamente ridotta dopo il 1250 -, a San Gimignano, il cui incastellamento risale al 998, le 14 torri orgogliosamente levate sopra i suoi palazzi conservano l’aspetto di una città feudale toscana, controllata da fazioni rivali sempre pronte al conflitto. Esse mostrano un momento significativo della storia che non può essere documentato in città come Firenze, Siena, Bologna, nonostante i loro straordinari monumenti.
 

Integrità

Il perimetro del sito UNESCO, che coincide con la cinta muraria del nucleo medioevale, contiene tutti gli elementi che contribuiscono al suo eccezionale valore mondiale. Il centro storico di San Gimignano, infatti, ha conservato integri i suoi caratteri di città medievale. Gli innumerevoli edifici storici e, in particolare, le torri e case torri, i prestigiosi palazzi ricchi di decorazioni scultoree lapidee e fittili, nonché le numerose chiese tardo romaniche, ancora racchiuse entro i due circuiti concentrici di mura difensive, rispettivamente risalenti alla fine del X e alla metà del XIII secolo, mantengono perfettamente leggibile, unitamente all’andamento degli assi viari, le caratteristiche che la cittadina era andata sviluppando durante gli ultimi secoli del Medioevo. Il tessuto urbano è inoltre pienamente integrato con un prezioso sistema di orti, che occupano la viabilità secondaria e le aree libere da costruzioni, e che ricalcano fedelmente l’assetto urbano tardo medievale. L’inconfondibile skyline della città si irradia sul contesto territoriale circostante, perfettamente fruibile dai coni visivi principali e maggiormente frequentati. Nonostante le trasformazioni sociali avvenute in parallelo ai progressi degli ultimi sessanta anni, il centro storico continua ad essere animato dalle stesse antiche consuetudini, basate sul conversare in gruppo, pur se un afflusso turistico di massa e caratterizzato da una permanenza limitata, potrebbe rischiare di metterne in crisi i caratteri distintivi.

Autenticità

San Gimignano ha conservato nel tempo la sua autenticità grazie all’applicazione rigorosa dei principi del restauro negli interventi sugli edifici monumentali, rispettando i caratteri strutturali, architettonici e storico-artistici del patrimonio culturale. Il complesso urbano relativo al sito UNESCO ha potuto così conservare quei caratteri di omogeneità che lo hanno reso celebre. Grazie ad una sistematica attuazione della vigente normativa, che vieta interventi di sostituzione, o di modifica degli edifici storici, il Centro Storico ha mantenuto le proprie caratteristiche spaziali, volumetriche e decorative, nel pieno rispetto dell’impianto medievale.

Protezione e gestione

Differenti strumenti legali di protezione operano su diverse scale. A scala nazionale il sito UNESCO è sottoposto alla legge nazionale di tutela e conservazione del patrimonio culturale (“Codice dei beni culturali e del paesaggio”), che subordina tutti gli interventi all’autorizzazione del Ministero per i Beni e le Attività culturali, il quale, attraverso i suoi Uffici periferici, ne verifica la compatibilità con le esigenze di conservazione. A livello comunale, un accurato Piano Strutturale (2007) ed i relativi strumenti attuativi disciplinano in maniera particolareggiata la distribuzione e la localizzazione delle funzioni urbanistiche e costituiscono rigorosi mezzi di controllo preventivo e sistematico su tutti gli interventi pubblici e privati inerenti il centro storico ed il paesaggio di San Gimignano. L’insieme delle norme stabilite dagli strumenti di governo del territorio è finalizzato, infatti, alla tutela e valorizzazione del tessuto edilizio storico e del sistema originario della struttura insediativa della città. Ne consegue che, all’interno del tessuto storico, sono consentiti esclusivamente interventi volti alla conservazione ed al recupero dei caratteri tipologici, morfologici e formali degli edifici esistenti, delle loro pertinenze e degli spazi vuoti da essi generati, nonché di tutte le componenti che concorrono a definire i caratteri identitari della Città, attraverso l’impiego di materiali e tecniche tradizionali. In aggiunta, l’Amministrazione Comunale ha introdotto numerosi strumenti di regolamentazione e controllo delle trasformazioni in centro storico in vari ambiti (turismo, commercio, affissioni pubblicitarie, traffico, inquinamento acustico ed elettromagnetico, uso del suolo pubblico, ecc.). In particolare, al fine di contrastare gli effetti che il turismo di massa può determinare in termini di modifica delle funzioni e del decoro urbano, l’Amministrazione ha promosso strumenti normativi rigorosi, che impediscono la modifica delle destinazioni d’uso e la trasformazione dell’aspetto dei locali commerciali.

Il sito UNESCO di San Gimignano è gestito da un insieme di soggetti pubblici, che operano a diversi livelli e con differenti competenze. Tra questi, in particolare, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali si occupa, attraverso i suoi uffici periferici, della tutela e conservazione del patrimonio culturale,mentre  l’Amministrazione Comunale, ha il compito di definire e mettere in atto le strategie per la conservazione e la gestione della Città attraverso gli strumenti di pianificazione urbana e le norme che regolano le attività sul territorio. Gli altri enti territoriali (Regione e Provincia) collaborano all’attività di tutela, conservazione e gestione e promuovono azioni di valorizzazione del patrimonio culturale. Un’importante attività di coordinamento inerente alla gestione del sito UNESCO è svolta dall’Amministrazione Comunale.